Definizione di obiettivi comuni e line guida, stanziamenti di risorse economiche per finanziare progetti ICT, sostegno professionale sui progetti e sulla formazione. Questo è ciò che le Direzioni Strategiche delle Aziende Sanitarie si aspettano dagli Enti Regionali. La ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano.
[fonte: ict4executive.it – pubblicato il 20 marzo 2015] Il Sistema Sanitario Italiano è un apparato fortemente decentrato all’interno del quale le Regioni hanno la responsabilità dell’erogazione dei servizi sanitari.
Se da un lato il Ministero della Salute garantisce l’equità, la qualità e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, promuovendo azioni di miglioramento e innovazione, le Regioni detengono le funzioni di legislazione, amministrazione, programmazione, finanziamento e monitoraggio. Attraverso la definizione dei Piani Sanitari Regionali, inoltre, stabiliscono le azioni per garantire l’erogazione dei servizi nel rispetto dei cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA). Le Regioni sono responsabili, infine, nei finanziamenti alle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e alle Aziende Ospedaliere (AO) e svolgono una funzione di orientamento tecnico e di gestione per l’erogazione dei servizi.
Partendo proprio da queste evidenze l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano ha realizzato una ricerca per indagare il ruolo delle Regioni nella governance della innovazione digitale in Sanità e la rilevanza percepita da ASL e Aziende Ospedaliere.
Per le Direzioni Strategiche delle Aziende Sanitarie coinvolte nella Ricerca, rappresentate da un campione di 167 Direttori, le Regioni hanno un ruolo rilevante, in quanto supportano le aziende verso l’innovazione digitale attraverso la definizione di obiettivi comuni (per il 70% del campione) e linee guida (per il 65% del campione). Su questi fronti le aziende auspicano un aumento del livello di supporto (rispettivamente al 95% e al 93%) e parallelamente, si aspettano un sostegno non solo a livello di governance: l’81% ipotizza stanziamenti da parte della propria Regione di risorse economiche per finanziare progetti ICT aziendali – ora presenti solo nel 39% dei casi – e il 78% si attende anche un sostegno professionale sugli stessi progetti, una situazione analoga vale anche per gli interventi di formazione.
Per quanto riguarda il livello di percezione dell’impegno degli Enti Regionali sullo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica e digitale, secondo il 68% dei Direttori gli Enti Regionali orientano pesantemente le Aziende Sanitarie per realizzare l’integrazione dei sistemi informativi aziendali con i sistemi regionali (FSE – Fascicolo Sanitario Elettronico) e/o nazionali.
Un ruolo importante è riconosciuto anche nel caso dei servizi digitali al cittadino, per i quali il 67% del campione ritiene che la propria Regione dimostri un impegno alto e medio-alto. Questo risultato rispecchia la rilevanza che le Direzioni aziendali stesse hanno attribuito a questi due ambiti sui quali, nonostante vi siano barriere allo sviluppo percepite, continuano a investire: per lo sviluppo di sistemi di integrazione con i FSE regionali l’Osservatori ha stimato una quota di 21 milioni di euro e per la realizzazione di servizi digitali al cittadino 17 milioni di euro. In particolare, il tema del FSE è di grande attualità vista la normativa (art.12, legge n°221/2012) che ha imposto alle Regioni la presentazione entro giugno 2014 dei piani per la realizzazione del proprio FSE.
Dall’incrocio tra la rilevanza attribuita dalla Direzione Strategica agli ambiti ICT e la spinta regionale allo sviluppo dei medesimi ambiti emerge un buon allineamento tra le azioni regionali e i temi più rilevanti per le Aziende. Questo vale, oltre che per i sistemi di Front End, i sistemi dipartimentali, le soluzioni di Disaster Recovery e di gestione amministrativa e delle Risorse Umane.